Caro X,
in questo periodo dell’anno, all’ora del vespro, mi piace attardarmi a contemplare un rettangolo di luce che illumina sul pavimento una piccola scanalatura tra due mattonelle e, nel silenzio, quelle povere pietre mi paiono come l’incavo di due mani congiunte che nel tempo hanno raccolto le pene dei preti che lì hanno sostato.
So che vorresti che condividessi con te le mie impressioni sulla recente omelia (già dimenticata) in un duomo importante per un uomo famoso o su quell’altra frase ancor più grave detta, pare, alla conferenza stampa di presentazione del sinodo: Noi non parliamo dell'insegnamento della Chiesa. Questo non è il nostro compito e non è la nostra missione.
E’ l’orizzonte della manipolazione e che, a tanti di buon cuore, non può che recar pena…, lo ammetto.
La dimensione infernale della nostra situazione è che chi muove le marionette – prigioniero a sua volta di una smisurata libidine di prepotenza - sa bene che la percezione è sempre vittoriosa rispetto ai fatti.
Dietro all’accattivante idea che il faut être absolument moderne, c’è in realtà un preciso progetto di potere destabilizzante e autoritario, attuato dissestando e disarcionando l'identità cristiana con una strategia confusiva venduta come riforma.
Viviamo in una dimensione patologica del cristianesimo. Epigoni di Nietzsche che sostengono una rivolta della vita contro la Fede per depositare nell’anima una sorta di vertigine della finitudine e ci occorre trovare qualcosa per tranquillizzare il senso di morte che ne consegue.
La chiesa è ormai spiaggiata. Ciò induce in molti come uno sfrigolio alle mani, un desiderio di essere partecipanti, ognuno credendo di lavorare per la verità, ma se possono essere numerosi quelli che combattono per la verità; tu invece disponiti, se vuoi, nel più oscuro e minuto numero di quelli cercano la Verità.
Cercare la Verità è questione pericolosa, è come un fare un salasso al cuore…
Amico mio, anche in questo cambiamento d’epoca, sono convinto che sia sempre attuale l’invito pressante a salvare la propria anima dalla massificazione e dispersione che tende a trasformare il cristiano cattolico romano in un cattolico romano, meno il cristiano.
Tutti i legami sono stati sciolti e l'ingranaggio degli interessi confuso. La via dell'esistenza non è più nettamente focalizzata verso Colui che è, che era e che viene. Tutto si confonde e scompare e ognuno di noi, tu e io, non possiamo esimerci dalla responsabilità di cercare fra il caos universale la sola via, Cristo, che sempre sorge luminosa per chi ha Fede.
… mentre ti scrivo, il rettangolo di luce ormai sta sbiadendo come la Chiesa tanto amata. Quando sarò un anzianissimo canonico (se le vecchie strutture sopravvivranno!), incasellerò nella mia esperienza questo rettangolino luminoso che è il grande tormento che gli uomini di chiesa stanno infliggendo alla Chiesa.
tuo
Don Aldo